SEO e fattori di Ranking: una breve ma esaustiva analisi sui fattori principali.
Quali sono i fattori che influiscono sul ranking di una pagina web e sul loro posizionamento? In un interessante articolo scritto da Brian Dean nel suo sito Backlinko, vengono presentati i risultati di una ricerca sperimentale condotta da lui con l’aiuto di altri partner, nella quale hanno analizzato circa un milione di risultati di ricerca di Google per trovare i fattori correlati al ranking.
In tale articolo è possibile anche prendere visione della metodologia utilizzata per svolgere tale analisi, presentata in modo schematico ed esaustivo.
Qui vi ripropongo in versione Italiana alcuni aspetti salienti dei risultati di questa ricerca, elencando e commentando i fattori essenziali che secondo Brian Dean incidono sul ranking.
I Backlinks rimangono un fattore estremamente importante per il Google Ranking. L’analisi condotta mostra infatti che il numero di domini che linkano ad una pagina correlata incide più di ogni altro fattore.
Andando nel dettaglio dei risultati si scopre inoltre che:
L’autorevolezza globale del collegamento, misurabile tramite Ahrefs Domain Rating, è fortemente collegata con il ranking e questo si riflette sull’autorevolezza del dominio.
I risultati mostrano che l’autorevolezza del dominio è fortemente correlata al ranking. Il dominio verso cui la tua pagina è indirizzata è più importante della pagina stessa.
I contenuti rilevanti a livello di contenuti aiutano a fare aumentare il ranking. Con l’avvento della ricerca semantica e della concezione dell’organizzazione dei contenuti globali tramite il modello dei grafi, google è interessata a siti che focalizzano l’attenzione sull’approfondimento di un contenuto specifico.
Google è in grado di analizzare una pagina web, estrarne il contenuto, individuarne l’argomento di cui parla e verificare che esso coincida con la parola chiave dello stesso.
In parole povere è necessario trattare argomenti nello specifico, essere originali e non essere generici e dispersivi.
I contenuti con un altro numero di parole tendono ad indicizzare meglio dei contenuti con un basso numero di parole. Tenendo bene a mente che il numero minimo di parole consigliato è di 300, un numero significativo sarebbe intorno alle 1000 parole.
Le analisi basate su dati SERP (effettuate tramite SEMRush), è emerso infatti quanto detto qualche riga fa. In particolare emerge che le pagine che appaiono nei primi risultati di ricerca, in media, contengono in media 1.890 parole.
La spiegazione che viene data a questo fattore è molteplice: si può pensare che contenuti più lunghi inducano maggiormente la gente a condividerli sui social; un’altra teoria (che è quella che prediligo di più) è che l’algoritmo semantico di Google riesce a rilevare con più precisione il topic del contenuto (l’argomento principale) e quindi la pagina acquisisce una rilevanza maggiore.
Il protocollo di sicurezza HTTPS da un po di tempo viene considerato come un fattore di ranking, seppure non altamente significativo. Dalle analisi risulta una lieve correlazione tra il posizionamento nei primi posti e l’utilizzo del protocollo HTTPS.
Per chi volesse utilizzare tale protocollo, bisogna effettuare tale cambiamento con cura, seguendo le linee guida fornite da Google.
Rispetto a quanto si dice sugli schemi di Markup, l’analisi mostra che non c’è correlazione tra il ranking e l’utilizzo dello schema markup.
L’utilizzo di tale schema dovrebbe aiutare a comprendere meglio il tema del contenuto e mostrando al meglio le sue informazioni nei risultati di ricerca.
Tuttavia John Mueller, Webmaster Trends Analyst di Google, afferma che in futuro potrebbero utilizzare i dati di markup come segnale di ranking.
La lunghezza dei link è importante per gli aspetti SEO legati alla semantica.
Come esposto da Matt Cutts di Google, gli algoritmi [di Google] dopo 5 parole nell’URL tipicamente darà meno peso alle parole in esso contenute.
E’ quindi importante costruire url come corti sia a livello semantico, sia per renderli facilmente leggibili e comprensibili.
L’incidenza di URL corti sul ranking è supportata anche dai risultati delle analisi condotte da Brian Dean e Co.
La presenza di almeno un’immagine nel contenuto di una pagina influisce molto positivamente sul ranking rispetto ad una pagina priva di immagini. Questa regola è dimostrata dall’analisi eseguita.
Tuttavia, l’analisi non dimostra correlazione tra ranking e utilizzo di più di un’immagine nel contenuto.
Da sempre l’utilizzo della parola chiave esatta nel metatag title è un fattore che influenza il ranking di una pagina.
L’analisi condotta da Brian e Co. ha voluto analizzare se effettivamente l’esattezza della parola chiave fosse importante, alla luce del fatto che Google analizza la semantica di un contenuto piuttosto che singole parole.
Come previsto, non è indispensabile utilizzate nel tag title la parola chiave esatta, per via dell’analisi semantica utilizzata da Google nel suo algoritmo, ma possiamo pensare di utilizzare un sinonimo in quanto Google riesce ad individuarlo (ovviamente se i contenuti di tutta la pagina sono scritti in modo opportuno).
La velocità di caricamento di una pagina del sito è un fattore di ranking importantissimo! Esso è stato annunciato nel 2010 da Google.
L’analisi condotta da Brian e Co. è stata volta a capire quanto incide questo fattore di ranking, analizzando i dati di Alexa. Il risultato emerso è che c’è una forte correlazione tra il ranking e la velocità di caricamento di un sito.
Nonostante gli aggiornamenti dell’algoritmo Google Penguin avvenuto nel 2012, è stato riscontrato che l’esatta corrispondenza tra il testo di ancoraggio (anchor text) ed il backlink è un fattore di ranking importante.
L’analisi ha dimostrato una forte correlazione tra il ranking e la frequenza media di rimbalzo (dato aquisibile dal proprio account di Google Analytics): basse frequenza di rimbalzo influiscono sull’alto ranking.
La frequenza di rimbalzo infatti indica il numero di pagine che un utente visita una volta atterrato sul tuo sito, o meglio: se un utente arriva sul tuo sito, quante pagine visita prima di abbandonarlo?
Se la frequenza di rimbalzo è 100% vuol dire che l’utente visita una sola pagina, quella in cui atterra, e poi la abbandona subito. Se invece tale percentuale è del 10% vuol dire che su 10 pagine ne ha visitate 9 prima di abbandonare il sito.
Questo si traduce in interesse e pertinenza:
Fonte Backlinko